
In occasione del Mese della Salute Mentale, Progetto Itaca Bologna invita la cittadinanza a una giornata speciale di incontro, dialogo e condivisione all’interno del nostro Club, il nostro appartamento diurno dedicato al supporto e al reinserimento sociale di persone con una storia di disagio psichico.
Sarà un’occasione per:
Conoscere da vicino le attività del Club Itaca
Incontrare i nostri soci e staff
Riflettere insieme sul valore della salute mentale
Partecipare a uno spazio di ascolto, inclusione e confronto
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di superare lo stigma, promuovere una cultura della salute mentale accessibile a tutti e avvicinare la comunità a una realtà accogliente e attiva sul territorio.
Ti aspettiamo per costruire insieme un dialogo più aperto, empatico e consapevole sul benessere mentale.

Il 24 settembre si è svolto l’incontro “Lavoro e partecipazione: prospettive per scenari futuri”, un momento di confronto sul tema dell’inclusione lavorativa nell’ambito del progetto “Lavorare in Rete”, finanziato dal Fondo Regionale per l’Occupazione delle Persone con Disabilità della Regione Emilia-Romagna.
I risultati del progetto
L’apertura dei lavori è stata affidata ai membri dell’ATS AIAS Bologna, FISH Emilia-Romagna, ANFFAS Emilia-Romagna e APRI OdV. Progetto Itaca Bologna, in qualità di partner, ha presentato i principali risultati del progetto assieme a: Associazione Errepiù, SeforA Impresa Sociale, New Horizon Società Cooperativa Sociale e Università 21 APS.
L’incontro ha permesso di illustrare buone pratiche, strumenti e percorsi di accompagnamento all’inserimento lavorativo, al fine di rafforzare le opportunità di partecipazione attiva per le persone con disabilità.
Il contributo di Progetto Itaca Bologna
All’interno della rete, Progetto Itaca Bologna ha portato la propria esperienza specifica nell’ambito della salute mentale, con un impegno mirato a favorire l’inclusione lavorativa.
Attraverso il progetto Job Stations, sono stati attivati percorsi personalizzati, che hanno consentito di conciliare esigenze organizzative delle aziende e bisogni individuali dei lavoratori, promuovendo un inserimento sostenibile e duraturo.
L’esperienza di Job Stations rappresenta un modello innovativo e replicabile, capace di dimostrare come l’inclusione lavorativa sia un’opportunità di crescita non solo per la persona, ma anche per la comunità e il contesto produttivo.
Uno sguardo oltre i confini regionali
La riflessione si è ampliata a livello europeo attraverso la presentazione del progetto SUPPORT, sviluppato con la collaborazione di EASPD – European Association of Service providers for Persons with Disabilities.
L’iniziativa ha evidenziato l’importanza di una prospettiva internazionale per condividere esperienze, rafforzare le reti e valorizzare modelli inclusivi replicabili.
Valore sociale e comunitario
Ad arricchire la giornata, le ceramiche realizzate dal Centro Diurno Paranà di AIAS Bologna sono state donate ai relatori e alle relatrici come segno di partecipazione e inclusione attiva.
Un ringraziamento particolare a Emil Banca per l’ospitalità e il supporto organizzativo, che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento.
Il 21 maggio 2025 abbiamo organizzato una sessione di co-creazione con la Polizia Locale, la Questura di Bologna, esperti della salute mentale, caregivers e utenti per identificare le esigenze formative nell’interazione con persone che affrontano difficoltà legate alla salute mentale, e per supportare anche il benessere psicologico.
Nel frattempo, gli altri partner stanno conducendo altre interviste con esperti nel campo della salute mentale e della sicurezza, per contribuire alla creazione di un programma formativo misto rivolto ai Professionisti della Protezione e Sicurezza dei Cittadini (CPSP).
Nel progetto “Respect to Protect” siamo ancora nella fase di co-creazione e ricerca, coinvolgendo gruppi target e professionisti per garantire che la formazione: ✔️ Risponda a bisogni reali ✔️ Promuova empatia e comprensione ✔️ Rafforzi la salute mentale dei CPSP e migliori le capacità di risposta nelle crisi
Stiamo costruendo una forza di sicurezza più informata, compassionevole e competente.
Il progetto “Respect to Protect” è co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Servicio Español para la Internacionalización de la Educación.
Gli enti partecipanti sono:
Fundación Sorapán De Rieros
PPHS
Progetto Itaca
CIAPE – Centro Italiano per l’Apprendimento Permanente
EFUS
INNOVATE
Con il tuo gesto di generosità, sosterrai i nostri programmi di prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della salute mentale e le loro famiglie.
Restituirai loro una vita libera da stigma e pregiudizio.

CNV e Salute Mentale: un incontro per ritrovare connessione e comprensione
Venerdì 9 maggio 2025, il Club Itaca Bologna ha ospitato un incontro dal forte impatto umano ed emotivo: una serata dedicata alla Comunicazione Nonviolenta (CNV), pensata come strumento concreto per migliorare le relazioni nelle famiglie che affrontano sfide legate alla salute mentale. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Itaca Bologna, ha coinvolto familiari, volontari e operatori, promuovendo un dialogo aperto e costruttivo su un tema ancora spesso trascurato: la qualità della comunicazione nei contesti difficili.
L’evento è stato guidato dalla Dott.ssa Alessandra Centeleghe, trainer CNV, coach e mediatrice esperta nella gestione dei conflitti, e moderato da Daniela Cataldo, che ha saputo creare uno spazio di ascolto attivo e confronto partecipato.
Il potere trasformativo della CNV
Durante l’incontro, la Dott.ssa Centeleghe ha illustrato le basi teoriche e pratiche della CNV, un approccio comunicativo sviluppato dallo psicologo Marshall Rosenberg. Attraverso esempi concreti, ha mostrato come questo metodo permetta di superare barriere difensive, sensi di colpa e incomprensioni, attivando invece ascolto profondo, empatia e autenticità.
L’accento è stato posto sul potenziale della CNV nel creare relazioni più sane e resilienti all’interno delle famiglie colpite dal disagio psichico, dove la comunicazione rischia spesso di diventare carica di frustrazione, fraintendimenti e tensioni. In questi contesti, la CNV si propone come un linguaggio “connettivo”, capace di ridurre il conflitto, riconoscere i bisogni (propri e altrui) e favorire una comprensione reciproca più profonda.
Uno spazio per riflettere insieme
La serata si è rivelata non solo formativa, ma anche emotivamente significativa. Dopo la presentazione, si è aperto uno spazio di dialogo con il pubblico, che ha posto domande, condiviso esperienze personali e riflettuto insieme sui possibili utilizzi della CNV nella quotidianità, a casa come nei servizi.
Tra i temi emersi: il bisogno di sentirsi ascoltati senza giudizio, la fatica del “prendersi cura” in assenza di strumenti comunicativi efficaci, e il desiderio di costruire legami basati sulla fiducia anche in situazioni di crisi.
Un primo passo verso il cambiamento
L’incontro ha confermato come la Comunicazione Nonviolenta possa rappresentare un primo passo concreto per migliorare le relazioni familiari e sociali in contesti segnati dalla sofferenza psichica. Attraverso la CNV, è possibile trasformare il modo in cui ci relazioniamo, partendo da un ascolto autentico e da una nuova consapevolezza emotiva.
Progetto Itaca Bologna, da sempre impegnato nel promuovere benessere e inclusione attraverso la partecipazione attiva dei propri soci, ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante creare spazi di confronto umano dove parole, emozioni e cura possano diventare strumenti di cambiamento.

Giovedì 20 febbraio 2025 presso la Sala Biagi di Confindustria Emilia Area Centro, si è svolto un importante incontro sull’iniziativa di Progetto Itaca Bologna, Insieme per il lavoro e Confindustria Emilia Area Centro: un vero e proprio momento di confronto, con una partecipazione straordinaria, anche grazie alla testimonianza di aziende come Lavazza, Alfasigma e Alstom.
Inclusionelavorativa non è solo un valore sociale, è fondamentale promuovere percorsi formativi per le aziende, trasformando la disabilità in abilità e contribuendo a una cultura aziendale davvero inclusiva.
💼 “Il lavoro è un formidabile strumento di riabilitazione sociale e professionale, capace di restituire fiducia, dignità e autostima a individui che soffrono o hanno sofferto storie di disagio psichico. Bisogna “smantellare” l’idea che assumere invalidi danneggi la propria azienda, combattere questo stigma e sensibilizzare così le persone su questo tema, sempre più rilevante per l’intera società” ha commentato Antonella Dolcetta Golinelli, presidente dell’associazione Progetto Itaca Bologna.